In questo appuntamento vi portiamo nel Lazio, alla scoperta del Parco Naturale dei Monti Simbruini, in compagnia della guida Aigae Gianluca Ugolini.
Si tratta di un lungo e insolito itinerario lontano dalla folla di Monte Livata, per luoghi dai nomi suggestivi come Valle della Lepre, Le Vedute, Monna dell’Orso, Rifugio del Nibbio, lungo un tratto del sentiero Coleman. Siamo a cavallo tra le Province di Roma e Frosinone, su un territorio di trentamila ettari. Proprio qui si estende il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, che è la più vasta area protetta del Lazio.
In questo trekking quindi si conoscerà da vicino una tipica area protetta della montagna appenninica, costellata di cime che raggiungono i 2000 metri, estese faggete, ampi pianori carsici, ricchezze d’acque sorgive, e caratterizzata al suo interno da piccoli centri abitati ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie.
Questa escursione ad anello, lunga ma non difficile, parte dal piccolo centro abitato di Campaegli e ci porta in cima al Monte Autore (1855 m) attraversando l’Altopiano di Camposecco, località ricca di fenomeni carsici come doline ed inghiottitoi, e scenario di tanti film “spaghetti western”.
L’Autore (1855 m) è una delle più alte cime dei Simbruini e regala un panorama ampio e spettacolare. Nelle giornate di cielo terso è possibile scorgere, oltre ai più importanti rilievi della zona, i tre maggiori gruppi abruzzesi (Velino – Sirente, Gran Sasso, Majella) e il Terminillo, con un panorama che spazia dai Monti della Laga ai Monti Sibillini fino all’Alta Valle del Tevere.
La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per programmare questa escursione, spiega Gianluca Ugolini, a seconda se si prediligono le fioriture o i colori dorati di ottobre. Si tratta di un itinerario ad anello con un dislivello di 900 metri ed una lunghezza complessiva di 23 chilometri, con una full immersion nella natura e suggestioni visive di grande bellezza.
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